Il progetto della Farmacia San Giovanni di Camerano nasce dall’esigenza di rinnovare il ruolo della farmacia in un contesto in cui quest’ultimo era da tempo marginale.
Dopo aver rilevato l’attività della farmacia preesistente, i committenti, un gruppo di giovani ed intraprendenti farmacisti, si sono immediatamente resi conto che i locali che la ospitavano erano inadeguati alla volontà di trasformare la stessa in un centro vitale e dinamico in cui parallelamente alla funzione di erogazione del farmaco e in modo complementare ad essa, la farmacia potesse diventare un punto di riferimento per la prevenzione della salute, per il benessere e la cura del se, non solo in presenza di patologie, ma in ogni fase della vita di ognuno.
Il lavoro di progettazione e di consulenza è iniziato a partire dalla ricerca di un locale idoneo, sia per posizionamento centrale rispetto ai flussi del paese e del territorio circostante, che per la facilità di parcheggio.
Il locale individuato, in Via Papa Giovanni XXIII, ha una superficie di circa 280 mq. Le richieste della committenza erano di avere a disposizione sei postazioni per l’erogazione di farmaci dietro prescrizione medica, due aree indipendenti e ben definite per cosmetica e sanitaria e due cabine per i trattamenti, una dedicata alla bellezza ed al benessere, l’altra alla salute e alla diagnostica.
Si è scelto di lasciare il più possibile lo spazio aperto e fluido, in cui il cliente potesse muoversi liberamente ed orientarsi con facilità rispetto all’offerta merceologica.
Il progetto architettonico è generato dalla sovrapposizione di due elementi, una sequenza ritmica di linee e piani paralleli all’ingresso e un movimento circolare, quasi concentrico, snodato attorno al volume della cabina per i trattamenti estetici e rivolti al benessere della persona che concettualmente è il fulcro dell’innovazione proposta dal punto di vista dei servizi offerti dalla farmacia.
Le linee luminose segnano la parte centrale della controsoffittatura con un ritmo cadenzato, identificando un piano che idealmente si piega in corrispondenza della linea che definisce la distanza di cortesia da tenere dal banco vendita, anch’essa luminosa.
Parallele a questa linea si susseguono una serie di quinte progressivamente sempre più “dense”.
Prima la sequenza dei tre banchi doppi uguali fra loro, dove le linee luminose entrano a far parte della composizione del banchi stessi nel gioco di gole retroilluminate che esaltano la composizione volumetrica, poi la quinta vetrata del retro-banco, che si è scelto di rendere il più possibile trasparente, infine l’imponente sequenza delle cassettiere, oltre le quali altre due porte vetrate a tutta altezza lasciano intravedere il laboratorio galenico e l’ufficio.
Il controsoffitto unifica l’intero spazio vendita ed è staccato dalle pareti perimetrali da una gola retroilluminata con tecnologia RGB, che permette di variare il colore della luce creando un suggestivo effetto di sospensione.
Il pavimento è in lastre di gres porcellanato di notevoli dimensioni con una finitura che richiama la continuità della resina cementizia.
L’intervento ha riguardato anche la facciata principale dell’edificio. L’apertura centrale è stata ribassata per permettere l’inserimento dell’insegna luminosa a lettere singole.
La richiesta di installare un distributore automatico è stata poi una ulteriore occasione progettuale, visto che per ottenere la notevole profondità d’incasso richiesta dal macchinario è stato creato un portale in aggetto che definisce l’ingresso.
Una linea luminosa sotto l’intradosso del balcone proietta poi la farmacia verso l’esterno, estendendo idealmente la spazialità interna.
La pavimentazione utilizzata all’esterno, ha un formato modulare rispetto a quella dell’interno in totale complanarità, raccordandosi con delle rampe di lieve pendenza al piano stradale, per permettere una