La Farmacia Michele Pompei ha una storia antica. Il palazzetto dove ha sede la Farmacia, si trova al centro della cittadina di Porto San Giorgio, affacciata sul mare Adriatico ed è di proprietà della famiglia Pompei sin dalla fine del XVIII Sec.. La prima generazione di farmacisti risale al 1904. L’edificio negli anni ha subito profondi cambiamenti, così come le esigenze della farmacia e dei suoi utenti.
Il progetto di ristrutturazione ha riguardato primariamente la struttura portante dell’immobile. Il piano terra, dove è insediata la farmacia, è stato completamente sventrato e liberato dalle murature portanti, sostituite da possenti cerchiature in ferro che hanno contribuito anche a migliorare il comportamento sismico della struttura. In questo modo si è riusciti a portare il banco vendita nella zona più ampia e distante dall’ingresso, incrementando l’esposizione e le aree destinate ai servizi, il vero valore aggiunto della nuova farmacia. Lo spazio, prima compresso e confinato in piccoli ambienti chiusi, si è dilatato ed è divenuto fluido.
La presenza delle strutture portanti è stata volontariamente annullata, per sottolineare la continuità spaziale degli ambienti. Le due grandi nicchie espositive, sfalsate lungo il percorso, conducono il cliente-paziente al banco vendita, così come la lastra bianca del soffitto, che segue la sinuosità delle pareti e identifica l’area destinata principalmente alla vendita, come se fosse una superficie indipendente staccata dal livello più intimo della farmacia, di colore nero, che distingue le aree dove è maggiormente necessaria la professionalità del farmacista, e dove anche le persone mettono ancora di più a nudo le problematiche legate alla loro salute, in un parallelismo con la stratificazione ideale dello spazio. Il pavimento è realizzato in lastre di gres porcellanato di dimensioni considerevoli, 150 x 300 cm, mentre i banchi, preziosi strumenti di lavoro, sono rivestiti in marmo bianco di Lasa, con una pregevole lavorazione delle parti arrotondate. Il dialogo tra naturale e artificiale di nuovo crea un parallelismo con la funzione della farmacia, dove principi attivi naturali e molecole sintetizzate artificialmente convivono nel comune obiettivo di migliorare la salute del paziente, senza necessariamente essere l’una in contrapposizione all’altra.